mercoledì 30 novembre 2011

La salma di Franco

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Il nuovo governo spagnolo, che si insedierà prima di Natale, avrà un’ulteriore questione da affrontare, come se non bastassero già quelle di natura economica e finanziaria, e sarà di natura storica. Infatti sei mesi fa 12 professori universitari, docenti di diritto, storia e scienze politiche furono incaricati dal precedente governo a dare un parere sull’opportunità o meno di spostare la salma del generale Francisco Franco, il Caudillo che rimase al potere in Spagna dal 1939 al 1975. Attualmente i resti di Franco riposano nella Valle de los Caidos, il mausoleo presso Madrid che raccoglie tutti i caduti (repubblicani e franchisti) della guerra civile spagnola (1936-39). I dodici hanno sentenziato, invece, che la salma sia traslata dalla Valle e che la famiglia del Generale stabilisca un altro luogo dove conservarla. In verità tre dei dodici esperti hanno dissentito dalla decisione dei loro colleghi, dichiarando di fatto che la esumazione contribuirebbe a dividere l’opinione pubblica. Il governo Zapatero volle la commissione dei professori, secondo alcuni critici, perché l’ormai ex premier spagnolo voleva così colpire il partito popolare, in vantaggio nelle previsioni di voto, che ha tra le proprie fila gli eredi della destra franchista. Il Partito Popolare guidato da Mariano Rajoy, che ha vinto le elezioni e che sarà il prossimo premier, invece, ha fatto capire che difficilmente rispetterà la decisione dei 12.
RDF

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