lunedì 7 novembre 2011

Scenari di guerra in Medio Oriente

(fonte: Il Giornale), a cura di Roberto Di Ferdinando

Non si fa che parlarne, infatti sembra prossimo l’attacco israeliano all’Iran. Motivo del conflitto, tra i tanti secondo Gerusalemme, l’ormai certa disponibilità di Teheran di un armamento nucleare. Secondo gli analisti e gli strateghi militari Israele sarebbe in grado di portare un attacco aereo all’Iran per almeno 24 ore, un attacco che però non impedirebbe una risposta dura dell’Iran. Gli ayatollah potrebbero utilizzare vettori armati con testate convenzionali, chimiche, batteriologiche ed anche nucleari, per colpire Israele e le regioni meridionali dell’Europa (qualora l’attacco israeliano fosse appoggiato da paesi occidentali). Ma dinanzi all’utilizzo di armi di distruzioni di massa, Israele non avrebbe remore ad impiegare i missili balistici Jericho (gittata di 4 mila km) e le testate nucleari miniaturizzate che possono essere lanciate dai sottomarini che sono operativi nel Golfo dell’Oman. A questo punto, se in difficoltà, Teheran a sua volta amplierebbe il suo raggio d’attacco, colpendo obiettivi statunitensi e Nato in Irak ed Afghanistan (primo obiettivo colpire la base aerea Shindad) e qui inoltre verrebbero attivate le cellule dei locali miliziani che da anni sono finanziati ed armati dall’Iran. Un attacco all’Iran inoltre mettere in agitazione le piazze arabe, in particolare in quei paesi dove la “primavera” non ha avuto voce. Minacciata quindi l’apparente stabilità dell’Arabia Saudita e della penisola arabica. Ad aumentare le tensioni i continui proclami iraniani con cui si rivendica lo stato del Bahrain, sede del comando della Quinta flotta Usa, quale provincia iraniana. Non solo, Teheran controlla lo stretto di Hormuz e quindi le vie di trasporto del petrolio. Per ritorsione l’Iran potrebbe chiudere lo stretto e quindi bloccare circa il 50% delle forniture mondiali del greggio. Ed ancora, l’Iran ha una rete di pasdaran presente in vari paesi stranieri pronta ad attivarsi per colpire con attentati ambasciate e centri ebraici. Infine, come anticipato nel precedente post, l’Iran potrebbe colpire Israele attraverso gli Hezbollah in Libano; i missili forniti loro dalla Siria permetterebbero nei primi giorni del conflitto di lanciare almeno 1.000 missili (oltre a quelli forniti ad Hamas a Gaza) sul territorio israeliano. Una Terza Guerra Mondiale?
RDF

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