giovedì 28 luglio 2011

Eccesso di sicurezza

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

L’associazione della stampa estera a Gerusalemme ha ufficialmente protestato nei confronti del governo israeliano per denunciare l’umiliante trattamento riservato ad alcune giornaliste accreditate alle conferenze stampa ed all’ufficio del premier Benjamin Netanyahu. Infatti per motivi di sicurezza, alle giornaliste in queste occasioni, prima di accedere alla sala stampa od all’ufficio del premier, si chiede di sottoporsi a dei controlli rigorosi, compreso togliersi il reggiseno dietro ad una tenda per farlo passare ai raggi x. E questo capita ormai da oltre un anno. Naia Simri Diab, reporter di Al Jazeera così racconta la perquisizione di alcuni mesi fa (dal Corriere della Sera): “Mi hanno detto di togliermi la maglietta.[…] Sono rimasta con la biancheria intima e i pantaloni. L’agente, una donna mi ha palpeggiato per 15 minuti. Le ho spiegato che ero incinta e le ho chiesto di non passare lo scanner manuale, ma ho ceduto anche su quello”.
Oren Helman, direttore dell’ufficio stampa governativo, si è scusato a nome del governo, ma sembra non cambiare la procedura dei controlli.
RDF

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