venerdì 15 luglio 2011

Cala il consenso per Barack Obama

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

L’istituto di ricerca Zogby International ha effettuato un’indagine per conto dell’Istituto Arabo-Americano, l’organizzazione che rappresenta gli interessi della comunità araba negli USA, per censire la popolarità ed il consenso che l’amministrazione Obama hanno nel mondo arabo. Il risultato è stato sorprendente. Infatti, l’America di Obama risulta non piacere ai paesi arabi, non solo, a rendere il dato della ricerca ancor più incredibile è che il gradimento arabo per la politica di Obama sarebbe inferiore a quello manifestato alla precedente amministrazione di George W. Bush e già allora si era su cifre molto basse. Sono state intervistate 4 mila persone in 6 paesi (Marocco, Egitto, Libano, Giordania, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti). Solo in Libano ed in Arabia Saudita il consenso verso la politica USA è aumentato (rispettivamente del +2% e del 17%). Negli altri paesi invece è forte la critica all’amministrazione Obama, tanto che molti degli intervistati hanno individuato la politica dell’Iran più costruttiva (!) per portare la pace nella regione. Uno smacco ed un notevole passo indietro per il presidente Obama, a due anni dal famoso discorso all’Università del Cairo, quando le sue parole infiammarono lo spirito dei giovani arabi annunciando un nuovo corso per la politica USA e quella internazionale, in particolare nel rapporto con il mondo arabo e musulmano. Eppure oggi in Egitto il 95% delle persone contattate per l’intervista demoscopica hanno espresso la loro delusione dall’atteggiamento degli Stati Uniti. Le cause di tale diffidenza e delusione, sembrano riconducibili anche agli effetti dell’assassinio di Stato di Osama Bin Laden, ritenuto dal mondo arabo un’inutile dimostrazione di forza. Non solo, il 66% degli intervistati ha dichiarato che gli USA non si sono attivati per limitare Israele. Non è bastata la tensione di maggio tra USA e Israele, quando Obama invitò in maniera decisa il governo Netanyahu a ritirarsi entro i confini del 1967. Una mossa che invece ha deluso la comunità ebraica, tanto che il suo consenso verso il presidente Obama è giunto oggi al 46%; quando si insediò era al 78%. Un Obama che scontenta tutti, forse, allora, è sulla buona strada, infatti, bisognerebbe diffidare da chi attrae il consenso da tutti.
RDF

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