venerdì 22 luglio 2011

Il dramma della Somalia

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Non bastavano venti anni di guerra civile, adesso anche la siccità e le carestie stanno annientando la Somalia. Da alcuni giorni le Nazioni Unite hanno dichiarato l’emergenza umanitaria per i paesi dell’Africa Orientale, ma la situazione più drammatica è quella della Somalia, dove muoiono di fame 6 bambini (entro i 5 anni di età) ogni 10.000; basti pensare che l’ONU fa scattare questa emergenza in presenza del 30% dei bambini malnutriti e quando muoiono due bambini su 10.000, in Somalia il livello di malnutrizione ha superato il 50% dei bambini, la percentuale, oggi, più alta al mondo. La crisi alimentare ha colpito la Somalia in particolare nelle ex colonie italiane di Bakol e del Basso Shebelle, coinvolgendo circa 3,7 milioni di persone. Le cause sono, oltre alle difficoltà già provocate dalla guerra, la siccità (non piove da due stagioni), e quindi le carestie, queste hanno causato la mancanza di raccolti buoni, non solo, molte persone, in mancanza di altro, si sono nutrite con le sementi, pregiudicando così i futuri raccolti.
L’emergenza coinvolge anche Etiopia, Gibuti, Uganda e Kenya, ma è la Somalia a preoccupare di più, infatti la guerra ventennale, il controllo di alcune zone da parte degli shebab, i fondamentalisti islamici legati ad Al-Qaeda, che hanno espulso dal territorio le ong, rendono difficili le operazioni umanitarie. Intanto molti somali si sono messi in cammino, destinazione Dadaab, il campo profughi più grande del mondo, è in territorio keniota ed ospita 400.000 persone, ed è gestito dall’Alto commissariato ONU per i rifugiati, che ha anche allestito altri campi negli altri paesi coinvolti dalla crisi alimentare. Molti paesi si stanno attivando per aiutare le popolazioni (ong ed ONU non ce la fanno da soli), ma la appello è stato inviato anche ai privati e singoli cittadini, perché sottoscrivano donazioni (AGIRE – l’Agenzia italiana per la risposta alle emergenze ha lanciato un appello congiunto di raccolta fondi per l’Africa orientale. Per saperne di più www.agire.it)
RDF

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