lunedì 25 luglio 2011

La guerra non dichiarata tra Israele e Iran

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Israele e Iran com’è ben noto non si possono vedere, e se non fosse per la diplomazia e le nefaste conseguenze si sarebbero già fronteggiati militarmente. Anche se una guerra non dichiarata tra i due paesi , a colpi di attentati ed omicidi mirati, è già in atto da alcuni anni. La settimana scorsa il governo iraniano ha denunciato l’uccisione di Daryoush Rezaei, docente universitario ed esperto dell’organizzazione Atomica iraniana (Iao), che lavorava al progetto nucleare (militare?) iraniano. Il professore è stato ucciso, freddato da alcuni colpi di arma da fuoco sparati da due persone in moto, che lo hanno aspettato mentre usciva di casa. Una tecnica già usata nell’uccisione di un altro scienziato nucleare, Majid Shariari, a Teharan nel novembre scorso, ed ancora nel gennaio 2010, allora fu assassinato Massud Ali-Mohammadi, docente di fisica ed uno di responsabili del programma nucleare iraniano; in quell’occasione fu una moto bomba ad esplodere ed uccidere lo scienziato. Il governo iraniano sta attribuendo la responsabilità di queste uccisioni al Mossad, il servizio segreto israeliano. In effetti spesso gli 007 israeliani per colpire personalità ritenute pericolose per la sicurezza di Israele, in barba a qualsiasi norma di diritto internazionale, operano in territori stranieri e nemici con unità operative e para-militari costituite da due o tre persone, motorizzate, alle volte collaboratori reclutati in loco; non a caso negli ultimi mesi l’Iran ha arrestato numerose spie. Ma Teharan non si sta muovendo solo con il controspionaggio, il 17 luglio scorso il console israeliano ad Istanbul è scampato ad un attentato (in questo caso è stato utilizzata una bicicletta carica di esplosivo), gli investigatori turchi pensano che sia stata opera dei servizi segreti iraniani che si sono avvalsi della collaborazione sul campo di agenti siriani e libanesi, scopo dell’operazione colpire Isarele e vendicare gli attacchi agli scienziati iraniani di questi mesi.
RDF

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