sabato 23 ottobre 2010

Le spie russe in giro per cimiteri

Rivelazioni sulle modalità operative dei servizi segreti russi
(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Anonimo ha detto...

All’inizio dell’estate appena trascorsa, le relazioni diplomatiche tra USA e Russia erano entrate in crisi, in quanto l’FBI aveva arrestato ed espulso dal territorio statunitense alcune persone con l’accusa di essere agenti illegali al servizio di Mosca. In particolare erano giovanissime ragazze o coppie russe che, con identità false e l’utilizzo di sofisticati strumenti tecnologici, erano riuscite, secondo l’accusa, ad inserirsi in importanti ambienti politici e finanziari di New York, ad entrare in confidenza con alcuni funzionari governativi ed economisti americani e carpirne segreti più o meno importanti. Dietro questa operazione di spionaggio vi sarebbero gli uomini del Direttorio S., un’unità speciale dei servizi segreti russi (SVR). Gli uomini del Direttorio S., quando operano all’estero, frequentano spesso i cimiteri, infatti aggirandosi tra le tombe, annotano i nomi scolpiti sulle lapidi, in particolare, quelli dei bambini. Oppure leggono i necrologi sui giornali locali del Maryland o dell’Ontario, od ancora studiano i siti internet che presentano ricostruzioni di alberi genealogici. Tutto questo serve a creare nuove identità ed a costruire le caratteristiche di nuovi personaggi (spie) che devono sembrare americani o canadesi. Una volta individuato il nominativo e personaggio giusti, è svolta un’indagine sui parenti e così l’indicazione è passata ai funzionari della Linea N, l’ufficio del SVR che si occupa di fornire le false identità agli agenti all’estero. Questo sistema ormai è rodato da anni, nato infatti durante la Guerra Fredda ha un’unita importante in Canada che opera per fornire identità per agenti russi da infiltrare negli Stati Uniti.
RDF