giovedì 22 marzo 2012

L’oro blu

(fonte: Corriere della Sera, WWF, Vivere Verde), a cura di Roberto Di Ferdinando

Nel 2011 si è svolta la campagna “un anno contro lo spreco” (http://www.unannocontrolospreco.org/), dedicata all’acqua, bene di prima necessità, che però sta sempre più scarseggiano. Le Nazioni Unite hanno avviato un ambizioso programma che possa garantire almeno 40 litri giornalieri pro capite per l’alimentazione e l’igiene a tutti gli abitanti della terra. Oggi, infatti, una persona su 6 non raggiunge questo livello minimo, mentre in Africa si raggiungono i 20 litri pro capite, e nel mondo 1 miliardo e 200 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2 miliardi sono privi di servizi igienici. L’impronta idrica calcola quanta acqua è utilizzata per produrre un bene (ad esempio per produrre un’automobile sono necessari 400.000 litri di acqua). Gli Stati Uniti hanno un’impronta idrica pro capite di 2.500 m cubi, la più alta al mondo (la media mondiale è di 1385 m cubi - l’Italia ha un’impronta di 2.303 m cubi l’anno ed è quarta in classifica-). Il consumo di acqua è alto anche nella produzione di cibi. Ad esempio per 1 kg di carne di manzo occorrono 16.000 litri d’acqua, per un 1 kg di grano ce ne vogliono 1.300 litri, per uno di riso 3.400, per uno di pollo 3.900 e per una tazza di caffè 140 litri d’acqua. Si pensi che nel 2010 la produzione di carne è stata di oltre 290 milioni di tonnellate e il 60% della produzione mondiale avviene nei paesi in via di sviluppo (PVS). Nei PVS si mangiano, in media, 32 kg di carne pro capite, nei paesi industrializzati più di 80 kg!!!!
RDF

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