venerdì 30 marzo 2012

Alcuni dati preoccupanti


(fonte: WWF, Vivere Verde), a cura di Roberto Di Ferdinando


Nel 2010 la domanda mondiale di petrolio è stata di 88 milioni di barili al giorno. Nell’anno 1900 la produzione mondiale di petrolio era di 150 milioni di barili all’anno, dopo cento anni, nel 2000 l’estrazione ha raggiunto i 28 miliardi di barili! La sempre più grande disponibilità di greggio a buon mercato ha aumentato la produzione di cibo, i consumi, l’esplosione demografica, l’urbanizzazione e i trasporti. Nel 1900 solo il 13% della popolazione mondiale viveva in città, oggi è oltre il 50%.
Il Prodotto mondiale globale (la somma dei PIL dei singoli stati) è di 70.000 miliardi di dollari, nel 1950 era di 6.600 miliardi di dollari, nel 1970 di 18.600 miliardi, nel 1980 27.600 miliardi, nel 1990 di 38.100 e nel 2000 di 52.300 miliardi di dollari. Un incremento che si basa sull’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali.
Le emissioni di CO2 determinate dall’uomo nel 2010 hanno raggiunto il picco più alto nella storia: 30,6 milioni di tonnellate. Se i livelli di emissioni rimarranno su questi valori, sarà impossibile mantenere la temperatura media della superficie terreste al di sotto dei 2 gradi di aumento, come stabilito nella Conferenza di Copenaghen del 2009. 50 anni fa per ogni tonnellata di anidride carbonica emessa la Natura riusciva a rimuoverne 600 kg, oggi 550 kg. Il tasso di crescita della presenza di CO2 nella composizione chimica dell’atmosfera ha raggiunto nel 2011 le 390 ppm (parti per milione di volume), la concentrazione più alta degli ultimi 800.000 anni.
RDF

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