venerdì 24 dicembre 2010

UE: il disgustoso politicamente corretto

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

3 commenti:

Roberto ha detto...

L’Unione Europea ha nuovamente colpito. In un periodo in cui la fiducia verso le istituzioni comunitarie da parte degli europei è sempre più bassa, da Bruxelles giungono notizie che aumentano le perplessità su tale istituto. Decisioni comunitarie, forse, per molti di poco conto, ma che, personalmente, confermano il segnale di come l’UE abbia, ormai, scelto un atteggiamento, stucchevole, per perseguire un inutile consenso:
- da sette anni la Commissione Europea, alla vigilia delle aperture degli anni scolastici, stampa e distribuisce in varie scuole comunitarie gli eurodiari, dei diari scolastici con notizie ed informazioni sui diritti e doveri dell’UE. Quest’anno sono state stampate e distribuite 3 milioni di copie di eurodiari a 21.000 scuole europee, per il costo di 5 milioni di euro. Ma sfogliando gli eurodiari possiamo accorgersi che sono segnate tutte le festività religiose, ma non quelle cattoliche, ad esempio non compaiono il Natale e la Pasqua. L’Italia e la Polonia hanno protestato ufficialmente perché gli eurodiari siano ritirati immediatamente. La Commissione Europea ha risposto che vi è stata un errore (curioso che vi sia stato solo per le festività cattoliche, mentre quelle musulmane appaiono tutte), ma che non è intenzionata a ritirare le agende, anzi ha invitato gli studenti ad aggiungervi, spontaneamente a penna Natale e Pasqua. No comment.
- Ungheria, Romania, Lituania, Lettonia, Bulgaria e Repubblica Ceca, paesi comunitari, nei mesi scorsi avevano chiesto alla Commissione Europea che i crimini del comunismo sovietico fossero trattati come quelli del nazismo e che penalmente fossero puniti tutti quegli atti, scritti e dichiarazioni che mirassero a negare la violenza sovietica. La Commissione ha respinto la richiesta, motivandola con il fatto, come riporta l’articolo del Corriere della Sera “delle troppe differenze esistenti fra le varie legislazioni nazionali e dell’immenso divario di opinioni”. Il portavoce della commissaria UE alla Giustizia, Viviane Reding, ha dichiarato: “è ovvio che quei regimi hanno commesso atti orrendi, ma non hanno preso di mira minoranze etniche”. Un’affermazione molto discutibile. I milioni di morti ammazzati da parte dei regimi comunisti (molti di più di quelli nazisti), così, sarebbero, con queste valutazioni, ritenuti morti di serie “B”. Purtroppo da sempre c’è stata una certa indulgenza verso i crimini ed il terrore sovietico, indulgenza che nasce dal fatto che l’URSS vinse la guerra e così partecipò a scrivere la storia dei vincitori, tesi supportate dalla propaganda dei partiti comunisti e da una parte dell’intellighenzia sinistroide che in Europa per decenni negarono le violenze rosse.
RDF

Capitano Uncino ha detto...

Personalmente mi piacerebbe che le guerre di religione appartenessero ad un'altro passato. Purtroppo invece gli uomini amano massacrarsi attribuendo alle proprie culture un manto di supremazia difficilmente dimostrabile. Quanto poi alle religioni, meglio non parlarne neppure. Perchè parlando di culture bisognerebbe parlare prima di religioni visto che ce le portiamo dietro dalla notte dei tempi e delle quali non riusciamo proprio a sbarazzarcene. Visto allora che non ci riusciamo, lasciamo perdere. Continuiamo a massacrarci ed a ritenere che la nostra è più giusta dell'altra e che l'altra è una roba minoritaria. Bisognerebbe usare l'intelligenza ogni tanto. Purtroppo però anche l'UE dimostra di non averne troppa. D'altra parte, avendo a che fare con le religioni, prima ancora che con le norme di legge di stati secolarizzati, bisognerebbe pure ricordarsi ogni tanto che non bisogna osare troppo. Da un lato mi verrebbe da pensare che il fatto che le istituzioni tutelino le minoranze è una conseguenza logica del fatto che queste sono appunto minoranze, e pertanto gli si dà voce in qualche modo. Ma evidentemente anche queste logiche così ovvie cominciano a dare noia alla pancia degli europei. E allora che l'Unione cerchi di tutelarsi, e tutelarsi vuol dire ogni tanto di ricordarsi che siamo anche cristiani. Non entro nel discorso sul comunismo, ho il sospetto che, dopo che questo è stato condannato dalla storia e che sia già abbondantemente morto e sepolto, qualcuno non riesca a farne a meno di evocarlo, se non altro per trovare un senso ad altri tipi di difficoltà...
Saluti a tutti i lettori di RI

Capitano Uncino ha detto...

Dimenticavo: buon Natale a tutti.