sabato 4 dicembre 2010

La vendetta di Putin

I Mondiali di Calcio del 2018 alla Russia. Dopo le Olimpiadi, anche per i Mondiali, gli USA di Obama si vedono superati dall’amica-nemica Russia.
A cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Roberto ha detto...

Le rivelazioni(?) di Wikileaks hanno evidenziato la recente attenzione che l’amministrazione Usa, tramite l’attività di spionaggio e di diplomazia “occulta”, ha rivolto alla Russia di Medved e di Putin; in particolare, cercando di carpire come Mosca si stia muovendo nella progettazione ed allestimento delle nuove autostrade energetiche che dovrebbero attraversare il continente asiatico, e fruttare accordi commerciali da miliari e miliardi di dollari. Accordi che vedono anche l’instaurarsi di nuove alleanze, intese e scenari internazionali (coinvolgendo, tra i tanti, Italia, Turchia, Iran, Germania, Francia e Cina ), però, lasciando fuori gli interessi statunitensi. Tutto questo attivismo concorrenziale russo è stato criticato, non in maniera esplicita, e messo sotto controllo, tramite i consueti canali dello spionaggio, dall’amministrazione di Obama. La Russia si è così scoperto essere il paese, per gli USA, da cui diffidare, ma non molti sembrano accogliere le riserve statunitense, anzi, le indicazioni di Washington sembrano non essere accolte ed il suo peso od appeal sembra affievolirsi. La FIFA, il governo del calcio mondiale, ha infatti stabilito di assegnare alla Russia i Mondiali di calcio del 2018, dopo che il CIO (il Comitato Olimpico Internazionale) le aveva già assegnato le Olimpiadi del 2014, scartando una località statunitense, e quelli del 2022 al Qatar (paese della regione arabica, regione verso cui gli USA nutrono forti perplessità e diffidenze), anche qui scartando, ancora, la candidatura USA. Putin, soddisfatto del successo di immagine, rimanda la palla della polemica agli USA di Obama e Clinton: i soldi possono più degli ideali, dei buoni intenti e delle buone maniere?
RDF