venerdì 17 dicembre 2010

I dispacci italiani nell’era di Wikileaks

(fonte: Sette-Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Roberto ha detto...

Wikileaks ha pubblicato i dispacci che negli ultimi anni i diplomatici USA, dalle loro rappresentanze sparse nel mondo, inviavano a Washington per relazionare l’amministrazione Obama sulle varie realtà nazionali. Dispacci che erano trasmessi tramite la Rete. Vista la vulnerabilità dei file digitalizzati, i servizi segreti hanno iniziato a ricercare nuovi, o vecchi, strumenti per comunicare con gli analisti. I servizi segreti italiani, quasi a percepire la “pericolosità” delle nuove tecnologie, non hanno mai abbandonato, però, le relazioni cartacee per riferire le informazioni raccolte agli organi preposti. Maurizio Caprara, sul settimanale Sette, de Il Corriere della Sera, ricostruisce le modalità con cui i nostri servizi informano le autorità governative e politiche.
I servizi segreti italiani: il Dipartimento informazioni per la sicurezza (DIS), che coordina l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) e l’Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI), curano tre pubblicazioni periodiche e non pubbliche di cui prendono visione il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, i ministri degli Affari Esteri, della Difesa, dell’Interno, dell’Economia, i Capi di stato maggiore ed alcuni, pochi, altri funzionari dello Stato.
“A riferire dell’esistenza della relazione”, si legge nell’articolo di Caprara, “è la relazione annuale della commissione parlamentare”, il Comitato parlamentare per la sicurezza pubblica presieduta dall’ex Presidente del Consiglio, Massimo D’Alema. Ogni settimana il DIS pubblica il Focus, “un documento di analisi selettiva su temi di interesse nazionale ed internazionale,”, cioè “un approfondimento su un tema ritenuto di interesse prioritario, risultato dall’integrazione di informazioni classificate con quelle aperte”.
“L’AISE cura il Sommario Indicatori/Allarmi, che sintetizza le informazioni contenute nei documenti diramati quotidianamente dall’Agenzia alle autorità competenti, con cadenza quindicinale”. Le informazioni contengono degli avvertimenti: warning o indicatori di crisi, sottolineando così le situazioni in una specifica realtà internazionale che possono avere una ripercussione per l’interesse nazionale. Mensilmente, invece, l’AISI pubblica il Sommario Informativo, che pone l’attenzione: “ all’area eversiva, alle campagne di lotta, alle problematiche occupazionali, alla conflittualità destra/sinistra, alla minaccia islamista, alla criminalità nazionale ed internazionale, all’immigrazione clandestina ed alla criminalità economica”. Ovviamente tutte relazioni cartacee.
RDF