lunedì 30 aprile 2012

L’Archivio dei servizi segreti italiani

(fonte: Panorama), a cura di Roberto Di Ferdinando

Durante l’audizione al Copisir, il comitato parlamentare che controlla i servizi segreti, del 29 febbraio scorso, Gianni De Gennaro, direttore del Dipartimento informazioni per la sicurezza (DIS), l’organismo che coordina il nostro servizio intelligence per l’estero (AISE) e per l’interno (AISI), ha comunicato che l’archivio dei servizi segreti ammonta a 27 chilometri di fascicoli. Nel dettaglio, 15 km riguardano l’AISE, 8 l’AISI, e 4 il DIS. Inoltre su decisione del Governo, il DIS ha predisposto il trasferimento di gran parte dei fascicoli all’Archivio centrale dello Stato, presente a Roma, invece, non verrà trasferito il materiale sensibile. Al momento sono stati trasferiti solo 6.088 fascicoli del DIS, 1.100 dell’AISE e 975 dell’AISI. Il governo Monti, oltre a chiedere un più rapido trasferimento dei fascicoli, sta affrontando la materia di riforma dei nostri servizi segreti. Ad oggi due scenari sono possibili, riscrivere e rafforzare le funzioni del DIS con una netta separazione delle competenze dell’AISE e dell’AISU e snellimento dei funzionari , oppure creare un unico servizio senza più distinzioni sulle competenze. Il Presidente del Consiglio sarebbe intenzionato a percorrere la prima soluzione: AISI competente in materia di terrorismo, eversione, controspionaggio e questioni economiche-finanziarie, AISE raccolta di informazioni all’estero, mentre alle due agenzie sarebbero revocate le competenze in materia di criminalità organizzata.
RDF

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