lunedì 26 settembre 2011

La mancanza di Obama

A cura di Roberto Di Ferdinando

Durante il discorso per la 66esima Assemblea Generale dell’Onu a New York, il 21 settembre scorso, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel commentare l’iniziativa ONU-Nato in Libia ha ringraziato tutti i paesi che hanno composto il Club dei Volenterosi, escludendo però dall’elenco e quindi dai ringraziamenti solo l’Italia. Molti analisti, più nazionali che internazionali, hanno interpretato questa voluta dimenticanza quale il desiderio dell’amministrazione USA di non dare una sponda, un appoggio a Silvio Berlusconi al centro di più questioni giudiziarie, sostenendo il pensiero diffuso e condiviso in Occidente che la compagine di centro-destra sia inadeguata a guidare una paese membro del G-8, oppure che il non ringraziamento all’Italia sia stato voluto da Obama per ricordare quanto malumore provocarono negli ambienti di Washington, all’inizio della rivolta libica, le titubanze italiane nello schierarsi militarmente contro Gheddafi , ritenuto da Roma un’”amico” (Obama non ha mai ricevuto alla casa Bianca, ufficialmente, Silvio Berlusconi) . Tutte queste analisi sono plausibili e condivisibili, forse anche corrette, ma ciò non esclude, ovviamente è solo la mia opinione, che Obama abbia mancato di garbo diplomatico. Infatti l’Italia sebbene in ritardo ha fatto il suo dovere, essendo il terzo paese per numero di missioni nel cielo libico, inoltre ha dato la disponibilità delle proprie basi ed ha rasentato una crisi di governo per partecipare alla missione. Al di là delle responsabilità e delle incapacità di Berlusconi, in Libia sono intervenute le Forze Armate italiane, che rappresentano, in guerra, ma anche nel periodo di pace, l’Italia e la sua democrazia. L’intervento il Libia è stato autorizzato da scelte di politici eletti democraticamente; nonostante le mille difficoltà che sta attraversando il paese, gli italiani, da decenni fedeli alleati degli USA, si sono assunti l’impegno di partecipare alla missione, pur confrontandosi quotidianamente con la mancanza di soldi pubblici, ed ancora i soldati italiani sono presenti ed impegnati in Libia. Oggi il nostro paese vive un tragico periodo, di cui in parte ne è responsabile questo governo, lo si colpevolizzi, ma non si coinvolga l’Italia, e le si renda il giusto onore, non accettiamo lezioni, sgarbate, da nessuno.
Viva l’Italia.
RDF

1 commento:

Silvestro Gatto ha detto...

Obama ha mancato di garbo diplomatico, ma ha mandato un preciso segnale. Il nostro governo è inguardabile ed impresentabile. All'estero leggono molto più che nel nostro piccolo mondo. Se in Italia il Centro Destra riesce ancora a coalizzare un numero enorme di voti nonostante tutto quello che è accaduto e che tuttora accade, con gli scandali ed i personaggi impresentabili che siedono nel gabinetto ministeriale non abbiamo alcuna possibilità di salvezza. Questo paese ha il governo che si merita. E gli alleati ne prendono semplicemente atto. Come sempre, solo l'intervento straniero (leggete l'isolamento internazionale e diplomatico) ci salverà dalla distruzione totale. Saluti RI dal vostro sporadico lettore, Silvestro Gatto