giovedì 1 settembre 2011

Gli Hezbollah al sole dei Caraibi

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Sono in tre e sono sbarcati a Cuba in questi giorni, non per godersi il caldo sole dell’isola, ma per tessere nuovi legami e rapporti con il mondo (rivoluzionario?) del mondo del Centro America e dell’America Latina. Sono tre rappresentanti dell’apparato operazioni “esterne” dell’Hezbollah, il movimento libanese filo-iraniano ostile ad Israele. La loro presenza preoccupa i servizi segreti di mezzo mondo. Infatti essi si sono già spostati in Messico e rappresentano l’avamposto di un altro gruppo, composto da 23 membri che si attendono prossimamente a Cuba. Gli Hezbollah infatti hanno deciso di aprire una sede stabile a Cuba e sono stati stanziati per l’operazione Dosseir Caraibi già un milione e mezzo di dollari. Non è una novità la presenza in questa regione degli Hezbollah, che da anni vi operano sempre per conto dell’Iran. Cellule operative sono difatti presenti a Ciudad del Este (Paraguay), in Brasile e nel Venezuela dell’amico Chavez. Compito di queste unità è raccogliere fondi, esercitarsi e studiare gli obiettivi da colpire con la violenza. Hanno già operato in Argentina, colpendo l’ambasciata israeliana ed la sede culturale ebraica. La sede cubana invece dovrebbe avere un ruolo più logistico: creare punti di appoggio, acquisire informazioni e documenti nella regione, reclutare informatori ed entrare in contatto con le locali organizzazioni criminali che in America Latina hanno un peso importante ed operano nel traffico di materiali più o meno leciti, in alcune zone, indisturbate. RDF

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