sabato 2 aprile 2011

Un continente armato

Aumentano le spese in armamenti nel continente asiatico. La Cina si arma e preoccupa.
(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

La Cina, come da abitudine da decenni, continua il suo riarmo, anche come strumento di pressione politica nei confronti dei paesi vicini e dell’Occidente. In Asia si corre quindi ai ripari, e quasi tutti i paesi della regione hanno aumentato le spese per ammodernare e potenziare i loro eserciti. Ma la Cina fa ancora paura. Nei mesi scorsi il governo di Taiwan (dal 1949 in conflitto non belligerante con Pechino che ne rivendica la sovranità), ha denunciato la Cina di spionaggio, accusando il generale Lo Hsien ed altri dieci infiltrati di aver trasmesso informazioni ai cugini cinesi pregiudicando così, irrimediabilmente, il sistema di sicurezza nazionale. L’India ha reso pubblici gli sconfinamenti di truppe cinesi in Kashmir, mentre il Giappone, nel dicembre scorso, preoccupato delle sempre più agguerrite provocazioni della Corea del Nord e della Cina, ha deciso di modificare la sua strategia difensiva, rivedendo la sua legislazione pacifista. Sembrano che tutti si stiano preparando al peggio. Difatti la Cina preoccupa, non solo i vicini non amici, ma anche i lontani “rivali”, fra tutti gli USA, che stanno tenendo sotto osservazione il dinamismo militare della Cina. Pechino infatti ha speso per la “difesa” 81,1 miliardi di dollari nel 2010 (negli ultimi 10 anni il budget militare cinese è aumentato del 358%!!!!). Possiede 160 testate nucleari ed oltre 60 sottomarini, sta progettato il jet da combattimento invisibile ed a breve disporrà della prima portaerei, quindi potrà agire anche fuori dai tradizionali scenari asiatici, dato anche l’aumento della gittata del missile balistico antinave Donfeng 21D. Questi dati hanno fatto da traino per la regione. Infatti, l’India, negli ultimi dieci anni ha aumentato la spesa militare del 151%, spendendo 32 miliardi di dollari per il budget del 2010, investiti nell’ammodernamento delle proprie forze armate, grazie alla consulenza francese; ed ancora, la Corea del Sud ha rivisto, in aumento, il piano di riarmo del 2006 (che prevedeva 550 miliardi di dollari per 10 anni (+116%), l’Australia ha messo in previsione la spesa di 280 miliardi di dollari per il prossimo decennio (+84%), il Vietnam ha messo a bilancio per il riarmo 2,7 miliardi di dollari nel 2010, ed anche i piccoli stati si stanno muovendo nella stessa direzione come la Malaysia e Singapore, quest’ultimo ha speso nel 2010 nove miliardi di dollari. Ad aumentare la preoccupazione per questi numeri, vi sono le tante tensioni che tutt’oggi esistono nella regione: India-Cina per la contesa di zone di confine (Arunachal Pradesh), inoltre la tecnologia cinese collabora alla costruzione di infrastrutture, oltre a strappare importanti accordi commerciali nei e con i paesi confinati all’India, che si sente così circondata. Il conflitto Cina-Taiwan, tra le due Coree, la contesa delle isole: Kurili (Russia-Giappone), Senkaku/Diaoyu (Cina-Giappone) e Spratly e Parecel (Cina-Vietnam), infine le tensioni tra Vietnam e Cina in seguito alla disponibilità vietnamita di concedere all’ex nemico USA il porto di Cam Rahn quale base navale militare. Tensioni e riarmo, un connubio micidiale
RDF

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