lunedì 18 aprile 2011

Gli USA non si inchinano

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Questa mattina i mass media hanno raccontato ed illustrato la visita della segreteria di Stato, Hilary Clinton, in Giappone, evidenziando come l’alta rappresentante statunitense al di fuori di ogni protocollo abbia dato la mano all’Imperatore Akihito, senza effettuare il doveroso inchino, come invece pretenderebbe il cerimoniale. La Clinton è anche andata oltre, difatti, abbracciando e baciando sulle guance la consorte imperiale, Michiko. Nessun incidente diplomatico, nessuno sgarbo, l’informalità, comunque rispettosa, della Clinton è stata interpretata dagli analisti, come un gesto di distensione tra i due paese, dopo che negli ultimi anni una certa tensione, neanche celata, era sorta tra i due paesi. Anzi, la Clinton ha confermato nella visita di ieri che gli USA continueranno nella loro operazione di aiuto al Giappone, colpito dal micidiale terremoto-tsunami di marzo. Difatti circa 20.000 dei 47.000 militari USA presenti nel paese del Sol Levante continueranno l’operazione “Tomodachi” (amico) nell’affiancare i tecnici e gli operai giapponesi per riportare il Giappone alla normalità. Mentre tecnici e genieri militari statunitensi hanno collaborato con le autorità locali nella gestione dell’incidente di Fukushima e nella riapertura dell’aeroporto di Sendai. La Clinton ed il ministro Matsumoto hanno, inoltre, annunciato una collaborazione economica e finanziaria per favorire investimenti USA in Giappone. Iniziative che riaprono il dialogo tra Washington e Tokyo, incrinato nel 2009 quando la vittoria elettorale del partito democratico di Yukio Hatoyama aveva annunciato la messa in discussione dell’”alleanza” regionale con gli USA, ed aveva chiesto agli americani di ritirare le proprie truppe dalla base di Okinawa. Allora il Presidente Obama, in visita ufficiale a Tokyo per tastare di persona il polso all’alleato incerto e dubbioso, diede la mano e si inchinò, forse troppo a giudizio dei repubblicani americani, all’Imperatore Akihito.
RDF

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