martedì 19 aprile 2011

Draghi: ripresa, ma attenzione al caro-cibo

(Fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nel suo discorso al Development Committee della Banca Mondiale, domenica scorsa, ha evidenziato come si debba guardare al futuro, anche prossimo, con maggiore fiducia, difatti le previsioni economiche sembrerebbero migliorare, in particolare nelle economie dei paesi in via di sviluppo. Ciò non vuol dire che siamo fuori dalla crisi o che il peggio è passato, ma che comunque ci deve essere, dati alla mano, più fiducia e, sinceramente, questa è una buona notizia. Ma Draghi invita tutti i soggetti coinvolti nel governo delle economie nazionali ed internazionali a non sfuggire un problema che potrebbe rendere vani gli sforzi per uscire dalla crisi. Il Governatore ha denunciato difatti come pericoloso il fenomeno dell’eccessivo rincaro dei prezzi dei prodotti alimentari che sta causando ancor più poveri in ampie regioni dell’Africa e dell’Asia. “Troppe persone specialmente in Africa soffrono ancora di estrema povertà e di mancanza di accesso all’acqua, alla scuola ed ai servizi sanitari di base, […] “ queste le parole di Draghi (tratte dal Corriere della Sera del 18 aprile) che ha aggiunto che i prezzi agricoli sono in crescita dal 2006 e quelli alimentari dalla fine del 2010 tanto che le stime della Banca Mondiale indicano come in pochi mesi quasi 44 milioni di persone sono diventate povere (possono disporre solo di meno di 1,25 dollaro al giorno), in particolare in Pakistan, Belize, Tajikistan, Bangladesh, Belize, Zambia, Uganda e Sri Lanka. Draghi ha suggerito anche delle strategie per porre rimedio a ciò: buoni servizi scolastici e sanitari, potenziamento delle reti di energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni e collaborazione della Banca Mondiale con i paesi del Medio Oriente e Nord Africa.
RDF

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