mercoledì 18 gennaio 2012

La picca di Sarkozy

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

E’ giunto il momento in cui anche il presidente francese non ha più voglia di ridere. Lontani sembrano i tempi in cui Sarkozy si divertiva alle conferenze stampa con la cancelliera Merkel, difatti dopo venerdì, quando la Francia, assieme ad altri nove paesi europei ha subito il declassamento del proprio debito dalla triplice AAA a AA+, Sarkozy, impegnato in una difficile campagna elettorale per la riconferma all’Eliseo, si aggira per la Francia e l’Europa stizzito e permaloso. E il primo effetto di questo declassamento è stato di chiedere, e ottenere, l’annullamento del vertice del 20 gennaio a Roma con Monti e la Merkel. Un annullamento irrituale tra capi di stato, in particolare era stato proprio Sarkozy a proporre ai colleghi l’incontro italiano, non appena dieci giorni fa. Molti analisti ritengono che questo dietrofront francese sia dovuto al fatto che Sarkozy non desidera presentarsi a breve ad un vertice dove solo la Merkel può vantare la triplice A. Un vezzo, forse, ma comunque l’asse franco-tedesco, che ha voluto guidare, spesso con scelte inopportune, la crisi economica finanziaria della zona euro, si sta incrinando. Sarkozy non sta riuscendo ad accettare il declassamento, seppur atteso, perché questo complica la sua strategia per le elezioni presidenziali francesi di primavera. E il nervosismo del presidente francese si è manifestato lunedì, nella conferenza stampa in seguito alla visita ufficiale a Madrid (questa non cancellata, perché troppo vicina temporalmente, e al cospetto di un sovrano, Re Juan Carlos). Il giornalista della Reuters, presente alla conferenza di Madrid ha rivolto la seguente domanda a Sarkozy (tratto dall’articolo del Corriere della Sera): “Pensa che la perdita della tripla A sia un fallimento e che il distacco nei confronti della Germania ridurrà l’influenza della Francia in Europa?” Stizzita e scortese la risposta dell’inquilino dell’Eliseo: “Non ha visto le ultime notizie (per la cronaca il declassamento francese è stato stabilito solo da Standard & Poor’s, mentre Moody’s ed altre agenzie hanno deciso di rinviare la decisione)? Può farmi un’altra domanda che tenga conto delle ultime informazioni?” Ed il giornalista ancora: “La domanda è sapere se lei considera la perdita della triplice A come un fallimento e se il distacco con la Germania….”. Sarkozy:”Insisto lei non è al corrente delle ultime informazioni. Dunque, se lei mi pone una domanda sulle ultime notizie, risponderò. Se invece mi parla di quel che è successo venerdì scorso, era appunto venerdì”. Allora il giornalista: “D’accordo, allora, Moody’s, che ne pensa?”. Il presidente:”No, formuli una domanda, Moody’s non vuole dire un granché”. “Dopo Standard & Poors, Moody’s fa pendere una spada di Damocle sulla politica economica francese?”. Sarkozy chiude, sgarbatamente: “Non capisco questa domanda. Se c’è qualcuno che mi vuole porre un interrogativo comprensibile risponderò volentieri, non capisco la sua domanda”. C’è del nervosismo a Parigi, anche a Parigi. I bei sorridenti e ridaioli tempi per Sarkozy sono passati, come per una legge del contrappasso.
RDF

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