sabato 3 dicembre 2011

Servizi segreti militari occidentali già presenti in Siria

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Guido Olimpio, firma autorevole del Corriere della Sera ed esperto di Medio Oriente, ieri ha scritto un articolo, citando fonti arabe, in cui si rivela che in Siria, a fianco degli insorti, nella locale guerra civile che ha provocato già 4.000 morti, vi sarebbero di supporto i consiglieri militari britannici, francesi e turchi e dei reparti speciali di alcuni paesi del Golfo. Tale presenza avrebbe favorito i’introduzione in Siria di armi occidentali da fornire ai ribelli che si stanno scontrando con il governo di Assad. Sarebbero presenti sul territorio siriano, in appoggio agli insorti (notizia da verificare), anche 600 guerriglieri repubblicani libici. Elemento di coordinamento tra libici e insorti siriani, l’ex qaedista Belhadj, oggi componente del governo provvisorio libico. Belhadj avrebbe avuto in questi giorni un incontro con il governo turco per studiare come ampliare la collaborazione e l’appoggio ai ribelli siriani. Occidentali e libici avrebbero come base logistica, Iskenderun, in Turchia, e da qui farebbero quotidiane incursioni in Siria, obiettivo di queste operazioni e presenze è quello di evitare che la rivolta siriana sfugga di mano e che possa aprire la strada al terrorismo internazionale. Durante la crisi libica, agli inizi degli scontri, fu massiccia la presenza di consiglieri militari occidentali in Libia, preparando così la strada alle operazioni NATO. Oggi, invece, la presenza degli 007 occidentali in Siria ha una funzione di supporto e “controllo” degli insorti, difatti è impensabile prevedere qui una partecipazione militare della NATO o dell’Occidente sullo stile di quella attuata in Libia. Ma per fortuna qualcosa si muove.
RDF

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