mercoledì 28 dicembre 2011

In Svizzera si insegna sempre meno l’italiano

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

In molti licei svizzeri dei cantoni tedeschi sembra sempre più difficile imparare l’italiano quale seconda lingua. Infatti, ad esempio, nel Canton Obvaldo è stato stabilito che non sarà più obbligatorio al liceo apprendere l’italiano per conseguire il diploma di maturità, pochi mesi fa anche il Cantone di San Gallo aveva fatto la stessa scelta, per poi dover tornare sui propri passi per intervento del dipartimento federale dell’Interno su pressione del ASPI (Associazione Svizzera dei Professori di Italiano). Eppure la Costituzione elvetica prevede, riconosce e garantisce il plurilinguismo della Confederazione (le lingue ufficiali sono: tedesco, francese, romancio e italiano). La decisione di emarginare lo studio dell’italiano sembra riscontrare un certo consenso dell’opinione pubblica, mossa anche dalla campagna pro tedesco e pro francese di alcuni quotidiani nazionali; infatti quest’ultimi dinanzi alle considerazioni che ricordavano che di fatto la lingua italiana è, comunque, quella di Dante e di Boccaccio, hanno risposto, tra serio e il faceto, con vignette ed interventi vari, che l’italiano è anche la lingua di Berlusconi, una provocazione che però rende bene l’idea di come l’Italia sia, per la Svizzera, il paese meno amico di quelli a lei confinanti.
I cantoni tedeschi hanno risposto alle polemiche indicando che gli studenti, se lo desiderano, potranno studiare l’italiano nei cantoni vicini, una soluzione, però, logisticamente difficile da mettere in pratica e comunque una spinta disincentivante allo studio dell’italiano.
In Svizzera, oggi, l’italiano è la prima lingua ufficiale nel solo Canton Ticino, ed è parlato, frequentemente e correttamente, da circa il 6,4% degli svizzeri.
RDF

Nessun commento: