venerdì 14 ottobre 2011

Il modello turco per l’Africa

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Il premier turco Erdogan recentemente ha visitato ufficialmente i paesi nordafricani, registrando un buon consenso dalle locali popolazioni. Negli stessi territori africani, una volta sotto il controllo del Sultano di Istanbul, oggi la Turchia è presente, con una dinamica attività diplomatica ed economica (si vedano i precedenti post dedicati da RI alla Turchia). Ma la presenza turca nell’africa musulmana sta provocando malumore in alcune capitali arabe. Infatti l’Arabia Saudita e il Qatar ambiscono ad un ruolo primario nella fase post “primavera araba”, ed ancora l’Iran (paese comunque non arabo) che vede nella caduta dei vecchi tiranni nord africani la possibilità di sfruttare il vuoto politico per appoggiare i locali partiti religiosi e radicali ed essere il protagonista nella regione. Ma il modello islamista laico proposto dalla Turchia (che attrae anche per la sua forte crescita economica) è un pericolo per le ambizioni geopolitiche dell’Iran sciita ed del wahabismo saudita, un motivo in più, perché l’Occidente sostenga la politica, non solo africana, della Turchia.
RDF

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