Libero Pensatoio Fiorentino di Politica
Internazionale
“Recinto come barriera fisica, naturale, come le montagne, i fiumi o gli steccati. Ma anche come barriera convenzionale, come una frontiera. Frontiere che sono lentamente sparite, superate dalla politica e dagli scambi economici. Da tante frontiere, ad un'unica frontiera, da tanti recinti ad un unico recinto, internazionale, che avvolge la nostra contemporaneità”
lunedì 14 febbraio 2011
Iran: censura fotografica
(fonte: Corriere della Sera, foto: Dagospia), a cura di Roberto Di Ferdinando
Anche Catherine Ashton, l’alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari esteri è stata vittima della censura iraniana. Nell’immagine di sinistra, infatti, appare ritratta assieme a Saeed Jalili, il capo dei negoziatori nucleari iraniani, ad Istanbul, per i colloqui sui programmi atomici iraniani in rappresentanza anche dei 5 Paesi del Consiglio di sicurezza dell'Onu- Gran Bretagna, Francia, Cina, Russia, Usa. Nella foto di destra, però possiamo notare una differenza nell’abbigliamento della diplomatica comunitaria. La maglia nera, castigata nella foto di sinistra, in quella di destra sale quasi fino al collo. La foto di destra è quella che è apparsa, esclusivamente, nelle pagine dei quotidiani iraniani. In Iran infatti è stata avviata la campagna contro i “Vestiti immodesti”, nei primi giorni di questa iniziativa governativa, circa 1.300 donne sono state fermate dalla polizia a Teheran ed è stato contestato loro l’abbigliamento. Anche la castigata Ashton, a migliaia di chilometri ed in maniera indiretta ne è stata vittima. Potere della tecnologia.
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