mercoledì 10 ottobre 2012

Soldi e fede

(fonte: Sette-Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

L’Egitto post Mubarak deve affrontare, tra i vari problemi, anche una propria crisi economica e finanziaria. Quindi, tramite la banca Centrale nazionale, ha chiesto aiuto ai fondi del FMI, ottenendo il prestito d 4 miliardi di euro con un tasso di interesse all’1,1%. Ma adesso sorge un problema, il governo del paese è in mano a ai Fratelli Musulmani, di forte ispirazione islamica, e all’ala più radicale del partito salafita Al-Nour. E secondo il diritto islamico non è permesso il prestito con tasso. I partiti islamici sembrano intenzionati a chiudere tutte e due gli occhi, il paese va salvato, anche con gli interessi….
RDF

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