sabato 5 marzo 2011

Mercenari in Africa

Gheddafi continua a resistere grazie anche ai mercenari che ha recentemente assoldato. L’Africa continua così ad essere, con le sue innumerevoli guerre, il continente in cui i mercenari trovano largo impiego.
(fonte Corriere della Sera e Qutoidiano Nazionale-La Nazione), a cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Roberto ha detto...

Il rais Gheddafi resiste nella sua Tripoli e sta passando al contrattacco recuperando ai ribelli parti del territorio libico, più che grazie al proprio esercito, che ha difatti visto importanti e consistenti defezioni, ai numerosi mercenari che il regime ha assoldato. Ad oggi, data la scarsità di notizie non è bene sapere quanti siano, sicuramente non meno di 15.000 secondo alcuni analisti internazionali. Nei primi giorni della rivolta i primi mercenari sono giunti via aerea con cargo dal Sudan, Ciad, Nigeria, Mali, Etiopia e Liberia, adesso stanno arrivando un po’ dai vari continenti, attratti dai 30.000 euro, il “soldo” stabilito da Gheddafi. Negli ultimi giorni si è diffusa la notizia, confermata da alcuni quotidiani israeliani e da Al Jazeera, che questo numeroso arrivo dei mercenari sia stato favorito, logisticamente e finanziariamente (operazione da 5 miliardi di dollari) dal governo israeliano che, preoccupato di vedere la Libia cadere nelle mani di Al Qaeda o di integralisti islamici, avrebbe così disposto per aiutare l’ex (?) nemico Gheddafi.
Ecco, così ritornare fortemente i mercenari in Africa, ma forse non se ne sono mai andati. Negli anni Sessanta, infatti, in seguito al processo di decolonizzazione del continente nero ed alla lotta di potere tra le varie fazioni locali ecco arrivare i professionisti della guerra: Mike Hoare, nel 1960 con i suoi combattenti offre onerosamente i propri servizi nel conflitto per il Katanga (Congo), nel 1964 è agli ordini di Moisè Ciombè (sempre in Congo), e partecipa all’operazione Drago Rosso per liberare 1600 europei bloccati dai ribelli Simba a Stanleyville (Congo), nel 1978 è anche a capo del fallito golpe alle Seychelles. Ancora anni Sessanta, un altro mercenario, il belga Jean Schramme che con il suo reparto “Leopard”, opera nei conflitti in Congo, e poi il francese Bob Denard che opera con i suoi in Indocina, Algeria, Yemen ed Iran per poi effettuare quattro colpi di stato alle isole Comore, l’ultimo nel 1995. Adesso i mercenari sono altri, sono i disperati del continente africano che vedono nella guerra un’occasione di guadagno, una sanguinosa via di uscita da una vita di miseria.
RDF