martedì 16 novembre 2010

Cina e Gran Bretagna scontro sul papavero da esibire

La recente visita a Pechino del premier britannico, David Cameron, è stata turbata dalle polemiche sull’opportunità di indossare all’occhiello della giacca, da parte dei componenti della delegazione britannica, un piccolo papavero.
(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Roberto ha detto...

Non immaginava David Cameron, il premier britannico, che indossare all’occhiello della propria giacca un papavero rosso, nella sua prima visita ufficiale in Cina, avrebbe scatenato una tale polemica tanto da mettere a rischio l’esito, economico e commerciale, della visita. Infatti, secondo le autorità cinesi, l’esibizione di quel fiore da parte dei vari funzionari britannici componenti la delegazione in visita a Pechino (la delegazione britannica più numerosa mai sbarcata in Cina), aveva un significato offensivo: puòricordare la vittoria britannica nelle due guerre dell’oppio (1839-1842 e 1856-1860) che così impose ai cinesi la propria presenza militare e commerciale nella regione asiatica. Per i cinesi quindi quel fiore è un simbolo di colonialismo e non può essere esibito, in particolare da un britannico. Ma Cameron non ha ceduto, ha mantenuto sul bavero della propria giacca il papavero rosso, non perché la sua famiglia ha un legame stretto con la Cina (il bisnonno vi nacque ed il trisavolo vi lavorò come manager) e neanche per alcuna esibizione di forza e neocoloniale. Infatti, per i britannici portare il papavero all’occhiello ha un diverso significato da quello cinese: in Gran Bretagna e nei paesi del Commonwealth tra fine di ottobre e l’11 novembre, il Remembrance Day, si indossa un papavero di stoffa o di carta per ricordare il sacrificio dei soldati della Grande Guerra. Inoltre, il fiore ha portato bene a Cameron che è riuscito a firmare contratti commerciali con la Cina per 1,2 miliardi di dollari. Un’altra vittoria britannica nella regione.