Libero Pensatoio Fiorentino di Politica
Internazionale
“Recinto come barriera fisica, naturale, come le montagne, i fiumi o gli steccati. Ma anche come barriera convenzionale, come una frontiera. Frontiere che sono lentamente sparite, superate dalla politica e dagli scambi economici. Da tante frontiere, ad un'unica frontiera, da tanti recinti ad un unico recinto, internazionale, che avvolge la nostra contemporaneità”
lunedì 6 febbraio 2012
Dove la Francia non è declassata
(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando
La Francia mantiene, senza alcun declassamento, la quarta posizione in una particolare classifica, quella dei paesi esportatori di armi. A garantire tale posizione, fino a qualche mese fa minacciata da Israele (5° in classifica) la prossima firma del contratto che impegnerà l’India ad acquistare per 12 miliardi di dollari (9,2 miliardi di euro) 126 Rafale, il caccia militare prodotto completamente dalla Francia. Un successo per Parigi che dal 1999, anno di realizzazione dell’aereo, riesce così a vendere per la prima volta al di fuori dei propri confini questo velivolo ritenuto il migliore aereo da combattimento (ottimo il suo utilizzo in Libia). Infatti il Rafale (che significa raffica) era stato rifiutato dall’Olanda (2001), dalla Corea del Sud (2002), da Singapore (2005), dal Marocco (2007), Emirati Arabi Uniti (2011) e da ultimo anche dal Brasile. La causa di tali rifiuti era stato il suo costo elevato: 150 milioni l’uno. Ma per l’India è stato fatto un prezzo di “favore”, visto anche l’ingente ordine, infatti ogni caccia costerà 122 milioni di euro al paese asiatico. Ovviamente esce sconfitto da questa operazione il consorzio europeo (Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna) del Typhoon Eurofighter.
RDF
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