sabato 20 febbraio 2010

La Spagna apre alla Cina

Il Governo di Madrid ha espresso la sua disponibilità ad abolire l’embargo europeo sulla vendita di armi alla Cina.
(Fonte: Corriere della Sera) a cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Roberto ha detto...

Alcune settimane fa il Governo spagnolo ha dichiarato ufficialmente che si adopererà per chiedere all’Unione Europea di prendere in considerazione l’azzeramento del divieto di esportare armi in Cina. E’ stato infatti l’ambasciatore spagnolo presso l’UE, Carlos Blasco Villa, ha presentare la nuova politica estera del governo di Zapatero (il premier iberico continua, ancora una volta, a parlare fuori dal coro comunitario), indicando che: “speriamo di approfondire le discussioni sulla fine dell’embargo”. Ricordo che l’embargo sulla vendita di armi, da parte di paesi appartenenti all’UE, alla Cina, fu varato da Bruxelles dopo i sanguinosi fatti di Tienanmen (1989) e ribadito da tutta la Comunità nel Trattato di Lisbona. Questo fronte unico comunitario sembra quindi incrinarsi causa le nuove scelte di Madrid, che rappresenta inoltre un aiuto quasi insperato, in questo momento di assedio, per Pechino. Alcuni colleghi europei di Villa hanno voluto precisare che la Spagna non sta prendendo alcuna iniziativa formale, perché non le compete (dovrebbe difatti esistere una politica estera comunitaria predisposta a tali scelte!!!!!), ma non hanno nascosto l’insofferenza per questa dissonanza nei confronti dell’embargo cinese; i più maliziosi hanno voluto vedere nell’atteggiamento accondiscendente di Madrid verso Pechino, il tentativo di ottenere privilegi economici nel mercato cinese indispensabili, per risollevare l’economia spagnola, ormai in profonda crisi.
RDF