venerdì 5 settembre 2008

Notizie dall'Etiopia: l'obelisco di Axum di nuovo al suo posto

Grande cerimonia di inaugurazione dell'obelisco Axumita nell'antica capitale etiope. L'Italia suggella con un gesto di amicizia la riconciliazione con il popolo del Leone di Giuda. A cura di Francesco Della Lunga

1 commento:

Unknown ha detto...

L'Italia ha decisamente chiuso i conti con il suo passato coloniale, o almeno con una parte dei territori un tempo sotto la corona sabauda. E' di oggi la notizia che il famoso obelisco di Axum, requisito da Mussolini al tempo dell'invasione italiana all'Etiopia, nel 1936 e collocato nel Piazzale di Porta Capena, a Roma, di fronte al Ministero delle Colonie, oggi Palazzo della FAO, è tornato definitivamente al suo posto con tutti gli onori. L'obelisco di Axum, una volta sconfitto dagli angloamericani il fascismo, e chiusa la vicenda della guerra con il Trattato di Pace del 1947, faceva parte dei beni che gli italiani avrebbero dovuto restituire, come potenza sconfitta, ai popoli che avevano aggredito. L'obelisco non venne però restituito, mentre alcuni beni appartenenti al vecchio imperatore Hailè Selassiè, che salutò il nuovo corso della Repubblica Italiana dichiarando che gli italiani, una volta chiusa la guerra, potevano tornare ad essere amici, ebbero miglior fortuna. Il trono dell'Imperatore, oggi al Museo Nazionale in Addis Abeba, faceva parte di questo bottino. Ma la storia dell'obelisco è stata più complicata e più lunga, tanto da tenere per lungo tempo i due paesi avvolti da un contenzioso diplomatico che si sbloccò solo nel 2004, quando il Governo italiano decise definitivamente di restituire l'Obelisco ad Addis Abeba. Le operazioni di smontaggio e di trasporto dell'Obelisco sono state laboriose perchè si trattava di un monolite di circa 25 metri di altezza dal peso di svariate tonnellate. Per il trasporto, l'Obelisco venne rismontato in tre tronconi (come venne trovato dagli italiani) e trasportato noleggiando i grandi e potenti Antonov russi. Venne poi sistemato in un cantiere ai piedi della collina dove avrebbe dovuto essere montato. Già all'arrivo dei tre tronconi, nel 2005, gli etiopi salutarono con grandi feste l'arrivo del monumento che, per la religione ortodossa, è ritenuto uno dei monumenti più importanti. I tre pezzi del monolite sono rimasti nel cantiere, affidato agli italiani, fino al restauro ed alla cerimonia che ha riconsegnato all'Etiopia il suo antico Obelisco.
Francesco Della Lunga