Nelle elezioni politiche della settimana scorsa in Finlandia, il Partito di Centro è risultato leader della nuova coalizione di governo. A presiedere il partito la giovane Mari Kiviniemi, incaricata così a diventare Primo Ministro. In Finlandia Presidente e della Repubblica e Premier, caso rarissimo, sono donne.
(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando
1 commento:
Dovremmo sorprenderci oppure dovremmo sorprenderci di sorprenderci?
La sorpresa è che in Finlandia, non solo il nuovo premier è una giovane donna e madre, Mari Kiviniemi (41 anni e di semplici origini), già a capo del Partito di Centro, partito di maggioranza relativa nelle recenti elezioni, non solo inoltre il Presidente della Repubblica è anch’essa una donna e una madre, Tarja Kaarina Halonen (67 anni), da dieci anni a capo dello stato finnico, ma che il nuovo governo si compone di 11 ministri donne sul totale di venti dicasteri. Per i numeri europei, una presenza femminile in politica altissima e di grande qualità. Potremmo quindi sorprenderci, ma non se guardiamo un po’ alla storia politica e sociale della Finlandia. Infatti, fin dal 1906 le donne ottennero il diritto di voto e la possibilità di essere elette, in quegli anni Helsinki era ancora sotto il protettorato della Russia zarista, solo nel 1918 avrebbe difatti conquistato l’indipendenza. Nel 1907 ben 19 donne furono elette in parlamento, e il 1926 è l’anno i cui una donna entrò, per la prima volta, a far parte del governo finnico, come Ministro degli Affari sociali, dopodiché numerose altre donne hanno ricoperto incarichi governativi importanti e prestigiosi: Elisabeth Rehn, Ministro della Difesa nel 1995 e l’attuale Presidente della Repubblica, Halonen, che fu già Ministro degli Esteri. Dati alla mano, nella storia politica del paese, circa il 50% dei componenti del governo di Helsinki è stato rappresentato da donne. Una curiosità, in questo periodo di crisi la Finlandia delle donne in politica risulta essere la realtà economica più dinamica e più in salute.
RDF
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