venerdì 14 dicembre 2012

Il mondo nel 2030

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Il Global Trends è un rapporto stilato dal governo USA in collaborazione con gli analisti di 17 agenzie federali (CIA, Ufficio per il Terrorismo e l’intelligence finanziaria del Ministero del Tesoro, FBI, DEA, Servizi segreti militari, Marines, Guardia Costiera, ecc…), e con accademici ed esperti di altri paesi (tra i quali anche russi e cinesi) che ha richiesto un lavoro di 4 anni di tempo. Scopo del rapporto è quello di indicare come sarà il mondo nel 2030, un modo per prevedere e quindi anche affrontare i futuri (ed eventuali) cambiamenti politici, economici, finanziari, sociali e ambientali della Terra.
Il rapporto prevede, come probabili i seguenti scenari: crollo dell’euro e dell’Unione Europea, pandemia, crollo economico della Cina, un conflitto nucleare, un attacco cibernetico capace di paralizzare le reti e quindi con tutte le gravi conseguenze, una tempesta solare che metterà fuori tutti i satelliti “accecando” tutta la rete elettrica e comunicativa del pianeta. Oltre a questi “cigni neri”, il Global Trends prevede nel 2030 che la Cina scavalcherà, economicamente, gli USA, ma quest’ultimi manterranno il primato in campo tecnologico, forza militare e indipendenza energetica. Il rapporto indica che è improbabile che il mondo torni ai tassi di crescita del passato, mentre la distribuzione del reddito subirà importanti cambiamenti: la popolazione salirà a 8,3 miliardi di persone e la maggior parte delle persone sarà fuori dall’area di povertà (il ceto medio passerà da 1 a 3 miliardi). Questa crescita interesserà però solo alcuni paesi emergenti, invece, Usa, Giappone e Europa che rappresentano il 56% del pil mondiale, nel 2030, raggiungeranno una quota inferiore al 50%. Gli USA saranno energeticamente indipendenti e vi sarà un aumento dell’uso delle fonti energetiche alternative, questo determinerà un calo del peso strategico e politico dei paesi esportatori di gas e petrolio (Russia, Golfo Persico).
La Rete continuerà a svilupparsi determinando un suo aumento nel peso delle scelte anche politiche o di interesse nazionale e internazionale, così le istituzioni politiche perderanno competenze ed ambiti decisionali a vantaggio delle reti (social network) e dei gruppi di persone; dall’altra il pericolo del terrorismo informatico aumenterà di pari passo. E la tecnologia avrà un ruolo sempre più presente e pressante nella vita quotidiana (anche inquietante): secondo gli analisti della CIA le nuove tecnologie permetteranno di impiantare nel corpo umano tecnologie capaci di estendere capacità (aumentare le capacità di apprendimento tramite sensori innestati nel cervello, neurofarmaci capaci di aumentare la concentrazione, manipolazioni della retina per garantire la visione notturna).
RDF

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