domenica 9 dicembre 2012

I nuovi servizi segreti di Obama

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Cambiano le modalità operative dei servizi segreti USA. Obama ha dato nuove disposizioni in materia. Infatti sono stati potenziati i mezzi ed il personale dei servizi militari statunitensi. Fino ad oggi  gli 007 della DIA (Defense Intelligence Agency - il servizio segreto del Pentagono) che operativi all’estero erano poche centinaia. L’amministrazione Obama ha deciso di renderne operativi  1.600 nel prossimo futuro, ma il Pentagono ne può disporre fino a 17.000. Saranno impiegati contro il terrorismo ed i traffici di armi e tecnologia. Teatri operativi saranno quelli già noti: Medio Oriente, Golfo Persico, Paesi del Sahel Corea del Nord, Cina e Russia.  Modalità di impiego: addetti militari presso le ambasciate che raccoglieranno informazioni in loco, operazioni “coperte” in cui gli agenti segreti agiranno in coordinamento con le forze speciali o con i droni. Quindi gli 007 militari saranno principalmente analisti ed addetti alla raccolta di “bersagli”, sorveglieranno i gruppi terroristici e così passeranno informazioni alla CIA. Infatti la DIA non è autorizzata ad operare all’estero, l’operatività in tal senso (compresi gli attacchi con droni od azioni di sabotaggio) spetta alla CIA, che è obbligata a riferire al Congresso riguardo le sue attività, mentre la DIA non è soggetta a tale vincolo. La riforma voluta da Obama però dovrà tener conto di questi equilibri delicati per evitare gelosie pericolose per la sicurezza nazionale. Infine un sospetto: che tale riforma di militarizzazione dei servizi segreti e l’aumento delle informazioni da “passare” ai droni creai un sistema di intelligence che, più che controllare i nemici degli USA, punti ad eliminarli con i minor numero di rischi.
RDF

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