lunedì 4 maggio 2009

Notizie dall’Africa: nasce il Corridoio Nord-Sud.

In Africa un progetto ambizioso, costruire 8.000 km di strade, porti e ferrovie.
A cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Roberto ha detto...

Nei mesi passati è stato presentato un progetto, denominato Corridoio Nord-Sud, che avrà l’obiettivo di realizzare un fitta e capillare rete di collegamenti stradali, ferroviari e portuali, al fine di contribuire, non solo allo sviluppo del martoriato continente africano, ma di garantire anche un migliore e rapido arrivo a destinazione degli ingenti aiuti e risorse di cui le popolazioni locali hanno urgente bisogno.
Il progetto è coordinato da tre Comunità economiche: il Mercato comune per l’Africa sud-orientale (Comesa), la Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale (Sadc) e la Comunità dell’Africa Orientale (Eac). Il progetto rientra nell’iniziativa Aid for Trade promosso dall’Organizzazione Mondiale per il Commercio e la Banca Mondiale. Il piano prevede 8.000 Km di collegamenti stradali da potenziare, 7,4 miliardi di dollari di stima del costo in venti anni del potenziamento e del mantenimento delle strade e 1,3 miliardi di costo per le ferrovie e porti in 5 anni (vedasi articolo su Mondo&Mercati - Sole 24 Ore del 21 aprile 2009). Il corridoio attraverserà otto paesi: Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Zambia, Malati, Botswana, Zimbabwe, Mozambico e Sudafrica, collegando così la regione delle miniere di rame di Congo e Zambia) al Porto di Dar es Salam (Tanzania) ed ai porti dell’Africa del Sud. Il progetto dovrebbe comunque inserirsi nel potenziamento di una serie di collegamenti già esiste ma insufficienti a soddisfare le esigenze delle economie locali in lento, ma progressivo sviluppo, tanto che i paesi coinvolti sarebbero intenzionati a costituire anche un’area comune di integrazione commerciale. Non è escluso che siano interessati al piano ambizioso anche imprenditori cinesi ed indiani, ormai da anni presenti nel Continente Nero con i propri capitali, ed occidentali (statunitensi ed italiani). L’investimento privato infatti risulterà decisivo per il completamento del Corridoio, ma per attrarre tali finanziamenti si renderà necessario anche una semplificazione ed armonizzazione delle procedure transfrontaliere.
Roberto Di Ferdinando