domenica 1 marzo 2009

Notizie dal Medio Oriente: il “Programma Decapitazione”

Il quotidiano inglese Daily Telegraph ha rilevato che i servizi segreti israeliani, in collaborazione con la CIA, sarebbero i responsabili di omicidi mirati contro gli scienziati nucleari iraniani.
A cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Anonimo ha detto...

Israele da sempre, per garantire la propria sicurezza ed esistenza da minacce esterne, più o meno terroristiche, è ricorso ad atti che hanno rasentato la violazione, se non esplicitamente violato, alcune fondamentali norme di diritto internazionale o di buona e civile convivenza tra paesi sovrani. Fonti USA, riprese nelle settimane scorsa dal quotidiano inglese Daily Telegraph, rivelano che dietro le misteriose morti di numerosi scienziati, impegnati nel programma nucleare iraniano, vi sarebbe l’azione del Mossad, i servizi segreti israeliani, in collaborazione della CIA; l’operazione avrebbe anche un nome in codice: “Programma Decapitazione”. Secondo sempre queste fonti, che dato il tema ed i soggetti coinvolti, sarà difficile avere una conferma od una smentita ufficiali, la prima vittima di questo programma sarebbe stata l’ingegnere Ali Mahmoudi Mimand, padre del progetto nucleare di Teheran ed ucciso nel 2001 in una esplosione misteriosa presso una struttura militare-industriale. Poi, nel 2007, il professor Ardenshir Hassenpour, fisico nucleare ed impegnato nella ricerca militare, cadde vittima in seguito ad una fuga radioattiva presso una centrale nucleare. Tra gli episodi sospetti rientrerebbe, come citano le fonti statunitensi, anche l’incidente aereo dello scorso agosto, quando un aereo decollato dalla capitale della Kirghisia (ex repubblica sovietica) e diretto a Teheran si schiantò al suolo provocando la morte di 44 ingegneri e scienziati iraniani. Non solo omicidi mirati, ma anche sabotaggi. Infatti nel 2006 gli iraniani acquistarono alcune pompe difettose destinate agli impianti di Natanz, e, sempre secondo le fonti statunitensi citate dal Daily Telegraph, questi strumenti sarebbero stati manomessi negli stabilimenti di Los Alamos ed introdotti in Iran attraverso la Turchia dal Mossad, provocando una serie di esplosioni a catena che ha messo fuori uso per lungo tempo le centrali nucleare e costringendo gli iraniani a rivedere tutto il sistema di approvvigionamento. Difatti l’obiettivo del Programma Decapitazione è quello di rallentare la ricerca nucleare iraniana fino a quando non arriverà una soluzione definitiva e favorevole alla sicurezza israeliana.
Roberto Di Ferdinando