venerdì 23 novembre 2012

L'in-sostenibile crescita economica africana

a cura di Francesco Della Lunga

Continuiamo a pensare che il continente africano sia ancora preda di povertà endemiche, guerre, sottosviluppo, carestie. In larga parte è ancora così, ma da dieci anni a questa parte pare che qualcosa stia cambiando. Nel primo decennio del Duemila alcuni stati africani hanno iniziato a vedere, in casa propria, la crescita economica. Abbiamo già parlato, anche sul nostro blog, della crescita del PIL a due cifre che alcuni stati africani hanno sperimentato in questi anni. Etiopia, Mozambico, Sudafrica, ad esempio, sono cresciuti in maniera significativa raggiungendo cifre di crescita che gli studiosi di economia riconducono al cosiddetto "take off" dello sviluppo economico, ovvero la crescita del PIL oltre il cinque per cento. Quello che però appare ancora più significativo, oltre alla crescita economica, è la crescita della classe media anche in questi paesi. Alla crescita della classe media si legano una serie di concetti socio economici e socio politici che farebbero ben sperare per il futuro. La classe media porta con se l'affermazione di una consapevolezza politica, sociale ed economica, anche se questi tre elementi non devono essere considerati con criterio di importanza. A ricordarci che l'Africa è il continente del futuro è un bell'articolo pubblicato oggi sul Sole24Ore che spiega come anche nel continente africano stia emergendo una classe di ben 300 milioni di nuovi e giovani consumatori. Le stime riportate evidenziano che la crescita economica si avvicinerà al 12%. Il dato è stimato sul 2015. Uno dei fattori che ha contribuito a questo salto è stato indubbiamente la diminuzione dei grandi conflitti interetnici e, in qualche caso, postcoloniali. Parlare oggi di postcolonialismo appare azzardato, ma in qualche caso non crediamo di sbagliare dicendo che alcuni paesi che hanno al loro interno risorse enormi (ci riferiamo ad esempio al caso congolese) stanno ancora dibattendosi in conflitti che sono il lascito della presenza europea. Altri invece hanno chiuso con il passato e stanno incamminandosi, sia pure con fatica, verso la crescita economica, avendo già vissuto la normalizzazione. Per tornare alla crescita, si stima che il continente africano possa diventare un nuovo grande e potenziale mercato per l'esausta economia europea, se si vorrà iniziare a pensare che il continente offre numerose opportunità. Ma gli africani, per tornare al discorso sulla classe media, sono consapevoli della loro ritrovata importanza. "Gli africani non si considerano più eterne vittime di un destino avverso, siete voi occidentali a vederci così - come ha detto un esponente del mondo della moda africano, in un recente convegno a Roma, Uchè Okonkwo di Luke Corp - Quindi, se volete venderci prodotti di moda o di lusso non devono essere di seconda scelta. Non vogliamo la vostra pietà ma la vostra considerazione ed è importante che i marchi stringano partnership produttive, oltre che distributive, con aziende africane". La crescita economica in Africa pare davvero alle porte. Sta a noi occidentali tornare ad investire nel continente ed a cogliere le opportunità che il continente può fornire.

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