venerdì 6 agosto 2010

La pacifista Spagna di Zapatero

Le truppe spagnole sono ancora presenti in Afghanistan, ma non combattono.
(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Anonimo ha detto...

La Spagna di Zapatero fu uno dei primi paesi a ritirarsi dall’Iraq e dalle operazioni di pacificazione indicate dalle Nazioni Unite nel ex paese di Saddam. In Afghanistan, dove esiste un programma di intervento e ricostruzione Nato e Nazioni Unite, l’esercito spagnolo è, invece, ancora presente, e fino all’estate del 2011, data in cui le autorità americane inizieranno a delegare a quelle di Kabul l’amministrazione ed il controllo militare del paese, non si ritireranno. Eppure molti pensano che gli spagnoli si siano da tempo “ritirati”. Infatti, l’esercito di Madrid controlla la provincia di Badghis, ma nella realtà questa regione occidentale è completamente fuori controllo per la presenza di una forte controffensiva talebana e per il traffico intenso di narcotici contro cui i militari spagnoli non fanno (non possono fare) molto. Ordine di Zapatero: niente combattimenti, niente guerra, niente operazioni arrischiate in zone ostili. Il contingente iberico interviene solo nella ricostruzione civile della regione e nell’istruzione dei colleghi afghani. Così la difesa armata della pericolosa zona e le operazioni di combattimento di fatto sono gestite dai reparti militari statunitensi ed italiani che non apprezzano il pacifismo del progressista governo di Zapatero.
RDF