domenica 17 gennaio 2010

Notizie dal Medio Oriente: Tensione tra Israele e Turchia a causa di una fiction per la TV

La settimana scorsa i rapporti diplomatici tra Israele e la Turchia hanno rischiato di rompersi, con ripercussioni importanti, in seguito alle proteste israeliane per una fiction turca, giudicata antisemita, che hanno portato il Ministero degli Esteri israeliano a giustificare l’umiliazione pubblica dell’ambasciatore turco in Israele. Ankara ha minacciato la rottura e Gerusalemme, per non chiudere una porta fondamentale verso il mondo islamico, si è prontamente scusata.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)
A cura di Roberto Di Ferdinando

1 commento:

Roberto ha detto...

I rapporti di buon vicinato tra Israele e Turchia la settimana scorsa sono stati minacciati dalle polemiche scaturite, in Israele, dalla messa in onda dalle televisioni turche di una serie di fiction in cui i militari ed i servizi segreti israeliani sono descritti in maniera dispregiativa, tanto che il Ministro degli Esteri a Gerusalemme, Avigdor Lieberman, aveva giudicato i programmi televisivi turchi: “propaganda antisemita”. La protesta israeliana è stata immediata, ufficiale ed autorevole. Infatti, lunedì 11 gennaio, il vice Ministro degli Esteri, Danny Ayalon, ha convocato a Gerusalemme l’ambasciatore turco in Israele, Ahmet Oguz Celikkol, lo ha fatto sedere in un angolo, su un divano più basso, mentre sul tavolo appariva solo la bandiera israeliana, il tutto ripreso dalle televisione convocate per una conferenza stampa a senso unico. In altri secoli tale atteggiamento avrebbe sicuramente causato un conflitto bellico.
Il premier turco, Erdogan, dinanzi al modo ostile con cui il rappresentante ufficiale della Repubblica turca in terra di Israele era stato trattato, non ha fatto attendere la sua risposta: richiamare il proprio ambasciatore e congelare i rapporti con Gerusalemme. Il Governo israeliano è corso subito ai ripari, infatti in questo momento non può permettersi di entrare in contrasto con la Turchia, il solo amico musulmano di Israele ed ottimo mediatore fra Israele e Siria. Il Ministro degli Esteri ha così concordato con il Primo Ministro israeliano, Bibi Netanyahu, delle rapide scuse ufficiali che sembrano aver soddisfatto Ankara. Il fatto comunque rimane aperto, in particolare si evidenzierebbe come il Ministero degli Esteri israeliano stia giocando una partita a sé, di non intesa con il proprio premier, nelle delicate relazioni internazionali. Lieberman infatti, nato nell’ex URSS, leader del partito etnico russo “Yisrael Beitenu”, si ispira a Putin, ma ha anche detto che non crede che vi possa essere pace con i palestinesi prima di vent’anni. Tranne che in Italia, Lieberman non è stato accolto con nessun entusiasmo in Occidente, Hilary Clinton lo detesta, infatti quando c’è da andare a Washington è inviato dal governo israeliano Ehud Barak, il Ministro laburista della Difesa.
RDF