tag:blogger.com,1999:blog-8795227313658361045.post365693960117569058..comments2023-10-09T18:11:52.735+02:00Comments on Recinto Internazionale: Ancora sulla LibiaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/16377048875566192110noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-8795227313658361045.post-48396051625037183592011-03-28T22:05:35.172+02:002011-03-28T22:05:35.172+02:00Caro Roberto, non pubblico il post che avevo fatto...Caro Roberto, non pubblico il post che avevo fatto in occasione dell'attacco alla Libia perchè ormai superato. Faccio anch'io alcune riflessioni sulla vicenda cercando da un lato di non confutare, bensì appoggiare il tuo intervento, dall'altro suggerendo qualche altro spunto di riflessione. In sostanza, siamo d'accordo sul fatto che questa guerra alla Libia appare più voluta da alcune potenze europee piuttosto che dalla comunità internazionale. I francesi hanno colto subito l'occasione per mostrare i muscoli, gli inglesi si sono accodati. Questo è almeno quello che appare. Obama non si è opposto perchè gli Stati Uniti ricorderanno che cosa ha fatto Gheddafi negli anni ottanta e soprattutto il disastro nei cieli scozzesi della Pan Am ed il fiancheggiamento a numerose azioni terroristiche internazionali. Gli inglesi sembrano un pò lontani da interessi diretti nell'area di crisi, ma certamente i sudditi di Sua Maestà Britannica difficilmente metteranno in crisi il governo Cameron per un intervento contro un nemico a lungo odiato. E' però vero che gli argomenti a favore dell'intervento paiono sinceramente molto forzati. Gli unici elementi di novità a favore dell'azione ONU sono a mio avviso due: da un lato la minaccia alla pace internazionale (uno dei casi in cui il Consiglio di Sicurezza può deliberare un intervento armato), ma in realtà qua non si è parlato tanto di pace internazionale quanto di tutela di un gruppo di insorti e poi della popolazione civile. La giustificazione giuridica pare sinceramente poco sostenibile. Dall'altro però ci sarebbe la richiesta, mi pare di poter dire unica nella storia, della Lega Araba contro uno stato che ne fa parte, anche se contro un nemico odiatissimo anche in Medio Oriente. L'Italia come sempre non riesce a fare una bella figura. Da un lato lo spettacolo offerto dai nostri governanti negli "sbarchi" di Gheddafi a Roma negli ultimi mesi non sono stati proprio edificanti, e credo che questo in politica estera conti ancora qualcosa. Poi ci sono gli interessi economici. Qua il nostro paese sta cercando di tutelare i propri legittimi interessi. Il problema è che siamo stati presi in contropiede da un partner, un paese amico, un paese che però, al di fuori della cornice europea, ha generato non poche spine nel fianco della Novella Italia. Poi c'è lo smacco subito in queste ore sulla Conferenza fra le potenze europee principali, (Francia, Gran Bretagna, Germania) e Stati Uniti alla quale non siamo stati invitati. Forse l'Italia non ha tutti i torni a rivendicare comunque un ruolo, tenuto conto della sua storia e degli attuali interessi, è anche vero che partire in un'avventura di questo tipo totalmente isolati, un'avventura della quale si conosce l'inizio e non la fine e soprattutto le conseguenze politiche e sociali non depone molto a nostro favore. Nella vita, come in politica estera, c'è sempre bisogno di qualche amico. La sensazione è che, ancora una volta, siamo soli. E non sempre per colpa altrui.Francesco Della Lunganoreply@blogger.com