martedì 21 febbraio 2012

Soldati senza difesa

a cura di Roberto Di Ferdinando

Ho appena finito di leggere più articoli sulla stampa italiana della vicenda dei due marò arrestati in India perchè accusati di aver causato la morte di due pescatori indiani.
Gli articoli sono corredati anche di foto ed in queste ciò che ho colto è una sorta di solitudine che traspare negli occhi dei due nostri soldati. E' come se si sentissero soli, lasciati al loro destino. Ed è quello che sta accadendo. Infatti, non riesco a comprendere come il nostro Paese possa permettere che due propri militari siano trattenuti da una nazione straniera per una vicenda che, anche se tragica e sanguinosa, si è verificata nell'ambito di un'operazione di vigilianza armata. Non so se i due pescatori siano stati colpiti a morte dai nostri marò (le indagini indiane si stanno trascinando con omissioni, improvvisazioni o forzature che non garantisco alcun diritto delle parti in causa e non rendono alncu servizio alla verità - un altro caso da valutare in questa triste vicenda), ma mi chiedo: gli americani, oppure gli israeliani, i francesi, gli inglesi o, ad esempio, i russi, avrebbero permesso che due propri soldati, in una missione all'estero, fossero messi in stato  di arresto? O, se fosse mai successo, credo che avrebbero fatto di tutto per farli liberare, no? Da noi questo non succede. Due nostri soldati sono il balìa delle autorità indiane, che non stanno rispettando alcun diritto dei due arrestati, e la preoccupazione del nostro governo è quello di non alzare i toni.....Che tristezza! Penso a con quale stato d'animo i nostri soldati si imbarcheranno nelle nostre future missioni all'estero se le istituzioni italiane non sono in grado di tutelarli in situazioni simili. Corraggio Salvatore, coraggio Massimiliano, dichiaratevi soldati statunitensi, avrete più rispetto.
RDF

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